Sin è lo pseudonimo che ho scelto:
Sin è l’abbreviazione di Sinusoide ed è anche la “desinenza” del mio cognome. Sono affascinata da questa linea, in quanto il suo andamento ondulato simboleggia la creazione in atto. Infatti la linea della sinusoide, che scende e sale instancabilmente, in un interminabile cambiamento, mi assomiglia. Anch’io ho sperimentato diverse attività creative: ho lavorato per molti anni nel settore della moda come modellista, ho studiato l’Arte contemporanea all’Università e nel frattempo ho preso lezioni di tecniche pittoriche privatamente.
Ampiezza e pulsazione, che sono caratteristiche della sinusoide, sono parole che mi affascinano molto, mi fanno pensare anche alle proprietà dei colori che possono avvicinarsi o allontanarsi, dare un senso di infinito e allo stesso tempo vibrano e palpitano provocando la nostra emotività. Allo stesso modo scelgo i colori per le loro qualità cromatiche e sensoriali.
Riproduco immagini che suscitano in me un emozione, e accendono contemporaneamente la mia immaginazione, mischio spesso realismo e astrazione.
Mi dedico alla realizzazione di arazzi creati con forbice, filo e colore, creo delle onde che escono dalle tela e si “muovono” con lo spettatore.
Nelle tele scelgo di dipingere forme e corpi femminili, fluidi e scorrevoli.
Amo P. Klee, H. Matisse, V. Kandinsky, E. Schiele, M. Rothko e molti, molti altri.
Mi chiamo Sandra Bresin, sono nata in Svizzera nel 1961, vivo e lavoro nella provincia friulana, nel nord-est dell’Italia.